Dossale della Madonna con il bambino in trono

Dossale della Madonna con il bambino in trono

La presenza di tante Terracotte Robbiane a Radicofani non si può spiegare, senza capire il ruolo che i Borghi e la Fortezza di Radicofani avevano assunto durante il medioevo. La strada Francigena, con i suoi sette Spedali e le devozioni portate dai pellegrini; il Castello costruito dal Papa Adriano IV nel 1154 ed ingrandito dai Senesi nel 1412, con il suo ruolo di sentinella di tutto il territorio; gli ordini monastici con i loro possedimenti e le loro Chiese; i francescani già dal 1240 con un nuovo fervore spirituale; le famiglie Guelfe senesi con i loro denari…Radicofani era diventato forte, importante, spiritualmente e socialmente molto vivace. In questo contesto devono essere inserite queste opere e solo inserendole in questo contesto le potremmo veramente spiegare e comprendere.

Dossale della Madonna col Bambino in trono ed i S.S. Michele e Caterina

( Andrea e Luca il giovane Della Robbia)

Il dossale è molto interessante si trova da sempre collocato nella navata sinistra della Chiesa di S. Pietro, detto anticamente della Madonna degli Angeli, per la presenza, oltre al dossale, di due angeli robbiani portacandela ai lati dello stesso andati perduti. Raffigura la Madonna in trono con il bambino, nel piedistallo l’invocazione : AVE MARIA GRATIA PLENA, incoronata dagli angeli. Sul lato sinistro San Michele Arcangelo che con la spada uccide il serpente, sul lato di destra Santa Caterina di Alessandria con la ruota dentata del suo martirio. In alto una cornicione e fascia di cherubini, ai lati due colonne con capitelli sulle quali spiccano festoni di frutta che partono da un vaso, nella predella due stemmi ai lati, forse riferiti alla committenza dell’opera, e partendo da sinistra i santi Girolamo, Sebastiano, Giacomo Maggiore ed Antonio da Padova. Questo dossale è più di ogni altro vicino ai culti dei pellegrini : San Michele venerato sul Gargano, tappa obbligata da chi andava in Terrasanta e Giacomo Maggiore vestito da pellegrino con il bordone come spesso veniva raffigurato lungo il cammino per Compostela. Interessante notare che lo stemma raffigurato a sinistra è di sicura provenienza abbaziale, quindi è possibile ipotizzare che la committenza fosse di uno degli ordini monastici presenti a Radicofani per la gestione degli Spedali.